Simeto
Il fiume Simeto si sviluppa in Sicilia per una lunghezza complessiva di circa 87 km prima di sfociare nel Mar Ionio. Il suo bacino occupa un’area complessiva di 4029 km2, al cui interno vi è una prevalenza di territori agricoli, con presenza diffusa di seminativi e frutteti. Le aree litoranee e quelle retrostanti adiacenti alla foce del Simeto - specialmente nella parte a Nord della foce stessa - rappresentano una zona umida di rilevante interesse naturalistico, in prossimità della quale però sono stati realizzati, in gran parte abusivamente, estesi insediamenti abitativi a carattere prevalentemente stagionale (Fonte: Piano di gestione del Rischio di Alluvioni. Regione Siciliana Assessorato Territorio e Ambiente, 2018).
Per il fiume Simeto, il monitoraggio è stato eseguito da Ponte Primosole a Catania, dove l’alveo ha una larghezza di 22 m.
I macro rifiuti osservati sono principalmente oggetti di materiale plastico (42.2%), tra cui bottiglie per bevande e involucri di plastica per cibo. Significativa anche la presenza di oggetti di legno lavorato (32.4%) e sostanze chimiche oleose (11.8%).
Al 58.8% degli oggetti galleggianti non è stato possibile associare un uso specifico. La maggior parte di quelli per cui è stato possibile sono riconducibili all’uso alimentare (29.4%). Poco più del 20 % degli oggetti identificati è costituito da plastiche monouso. Inoltre, in autunno e primavera sono stati osservati attrezzi da pesca contenenti plastica.
Per il fiume Simeto, il monitoraggio è stato eseguito da Ponte Primosole a Catania, dove l’alveo ha una larghezza di 22 m.
I macro rifiuti osservati sono principalmente oggetti di materiale plastico (42.2%), tra cui bottiglie per bevande e involucri di plastica per cibo. Significativa anche la presenza di oggetti di legno lavorato (32.4%) e sostanze chimiche oleose (11.8%).
Al 58.8% degli oggetti galleggianti non è stato possibile associare un uso specifico. La maggior parte di quelli per cui è stato possibile sono riconducibili all’uso alimentare (29.4%). Poco più del 20 % degli oggetti identificati è costituito da plastiche monouso. Inoltre, in autunno e primavera sono stati osservati attrezzi da pesca contenenti plastica.